Volevo vedere l'Africa. Swing, cannoni, cammelli e musette. Storia di un giovane, oltre il mare di Alboràn - Teresio Asola: Mai più senza questo libro! Ti piace? È in offerta su bol.it al 40% fino al 01/09/2011. Da non perdere!
mercoledì 31 agosto 2011
martedì 30 agosto 2011
Volevo vedere l'Africa. Swing, cannoni, cammelli e musette. Storia di un giovane, oltre il mare di Alboràn - Teresio Asola
Volevo vedere l'Africa. Swing, cannoni, cammelli e musette. Storia di un giovane, oltre il mare di Alboràn - Teresio Asola: Mai più senza questo libro! Ti piace? È in offerta su bol.it al 40% fino al 01/09/2011. Da non perdere!
lunedì 29 agosto 2011
giovedì 11 agosto 2011
Fucina CHI: RECENSIONI SU "VOLEVO VEDERE L'AFRICA" (2) - Proge...
Fucina CHI: RECENSIONI SU "VOLEVO VEDERE L'AFRICA" (2) - Proge...: "Di seguito troverete una recensione su 'Volevo vedere l'Africa ' del nostro Teresio Asola .
Buona lettura
Teresio Asola, Volevo vede..."
Buona lettura
Teresio Asola, Volevo vede..."
Fucina CHI: RECENSIONI SU "VOLEVO VEDERE L'AFRICA" (2) - Proge...
Fucina CHI: RECENSIONI SU "VOLEVO VEDERE L'AFRICA" (2) - Proge...: "Di seguito troverete una recensione su 'Volevo vedere l'Africa ' del nostro Teresio Asola .
Buona lettura
Teresio Asola, Volevo vede..."
Buona lettura
Teresio Asola, Volevo vede..."
giovedì 4 agosto 2011
martedì 2 agosto 2011
"VOLEVO VEDERE L'AFRICA" vincitore del Premio Letterario Reis Encreuse 2011
"(...) a giudizio pressoché unanime, i due terzi dei votanti, 25 su 34, hanno indicato nel volume di Teresio Asola “Volevo vedere l’Africa”, edizioni Araba Fenice di Boves, il libro più strutturato ed organico, costruito con meticolosità fenogliana, frutto di un impegno morale che ha visto l’autore accompagnare il padre Carlo, nel libro il protagonista Primo, negli anni della vecchiaia e della malattia, facendosi carico dei suoi ricordi di guerra. La corposa opera prima di Teresio Asola è in realtà il vero vincitore dell’edizione 2011 del Premio Letterario Reis ëncreuse, soprattutto per il talento narrativo di cui l’autore da prova raccontando con passione ed emozione la vita avventurosa del padre.
L’aver lasciato la ribalta ad un’iniziativa editoriale che fa da traino ad un progetto di solidarietà è un merito di non poco conto che conferma la statura umana del narratore albese alle prese con le proprie radici familiari. (...)."
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.1533372726929.2070268.1013113509#!/photo.php?fbid=1944252318662&set=a.1533372726929.2070268.1013113509&type=1&theater
L’aver lasciato la ribalta ad un’iniziativa editoriale che fa da traino ad un progetto di solidarietà è un merito di non poco conto che conferma la statura umana del narratore albese alle prese con le proprie radici familiari. (...)."
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.1533372726929.2070268.1013113509#!/photo.php?fbid=1944252318662&set=a.1533372726929.2070268.1013113509&type=1&theater
Intervista televisiva su "VOLEVO VEDERE L'AFRICA"
Intervista televisiva su "VOLEVO VEDERE L'AFRICA" a pochi giorni dalla pubblicazione. Fine novembre 2010, ore 21 a Cuneo, dopo oltre 12 ore di lavoro a Settimo. Ero emozionato e molto stanco, avrei potuto essere più brillante... ma mi piace condividere questi 20 minuti con voi...
http://vimeo.com/25399893
http://vimeo.com/25399893
LA STAMPA (12/6/2011) su "VOLEVO VEDERE L'AFRICA"
Giorgio Ballario, LA STAMPA, 12/6/2011: «Se davvero scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli, come diceva Emilio Salgari, allora si potrebbe aggiungere che leggere un bel romanzo storico è come assistere a una lezione universitaria senza il fastidio di dover poi studiare. E Volevo vedere l’Africa, di Teresio Asola, è senza dubbio un bel romanzo storico, che attraversa la nostra storia nazionale, dal periodo drammatico della Seconda guerra mondiale fino agli anni immediatamente successivi. E facendoci seguire le peripezie del giovane protagonista, al tempo stesso accompagna le trasformazioni dell’Italia nel passaggio cruciale degli anni Quaranta. Ma (…) non è solo un riuscito romanzo storico e d’avventura. (…) Una storia vera (…) anche se necessariamente romanzata e innervata di fiction nei punti salienti, sia pur sempre inserita in una cornice storica attendibile e puntuale. Stupisce (ma solo fino a un certo punto) che l’autore non sia uno scrittore professionista né persona che si procura da vivere con la scrittura (…). Nei giorni scorsi l’opera di Teresio Asola, a conferma che talvolta si può essere “profeti in patria”, ha vinto a Sinio, nelle Langhe, il Premio Arvangia “Reis encreuse” 2011: “Un libro strutturato e organico – è stato definito – costruito con meticolosità fenogliana, frutto di un impegno morale che ha visto l’autore accompagnare il padre negli anni della vecchiaia e della malattia, facendosi carico dei suoi ricordi di guerra”»
Iscriviti a:
Post (Atom)